É stata un’udienza choc quella di ieri dove l’imputato è un 42enne accusato di avere pestato i due figli minorenni e la moglie uccisa dal cancro nel
luglio dell’anno scorso.
Tra i testimoni chiamati dalla pubblica
accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Roberto Piccione, è
stato sentito l’uomo che per primo ha soccorso la figlia del 42enne, una ragazzina di 14 anni che disperata, quel pomeriggio del 6 ottobre del 2015, stava correndo nel cimitero di Teolo per trovare rifugio dalle percosse del padre sulla tomba della madre.
Una storia strappalacrime e di degrado famigliare. «Stavo rientrando a
casa dal lavoro al volante della mia auto, quando davanti a me ho visto
correre sulla strada, malvestita e con solo i calzini ai piedi, una
ragazzina. Piangeva e continuava a voltarsi per vedere se c’era qualcuno
alle sue spalle...».
Il 28 maggio scorso 884 migranti sono stati soccorsi nel Canale di Sicilia: in seguito alle indagini avviate sono stati fermati 16 scafisti legati alla vicenda. Il reato è pesantissimo: favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Intanto l'Italia si appresta ad avviare gli 'hotspot mobili', attivi sia
su terraferma che a bordo di alcune navi di grandi dimensioni:
serviranno a seguire i flussi migratori.
Questi hotspot sarebbero una
vera e propria risposta al dato che la Commissione Ue ha sottolineato più volte, cioè che la metà dei migranti salvati e sbarcati non transita dagli hotspotattivi.
Da metà giugno l'Italia dovrebbe lanciare queste apposite strutture per ben tre mesi. Ma il Governo sarebbe preoccupato anche per un altro dato: solo 800 degli 8.000 Comuni della nostra Penisola
è disponibile ad accogliere i migranti. Dopo le elezioni
Amministrative, il ministero dell'Interno proporrà degli incentivi per
convincere chi ha storto il naso: "E' in linea con la logica dei piccoli
interventi premianti per i Comuni che fanno accoglienza", ha ammesso Matteo Biffoni, delegato all'Immigrazione.
Si chiude la settimana degli sbarchi ed è tempo di bilanci. Oltre
13mila disperati in salvo, 65 vittime accertate tra cui anche 3 neonati e
centinaia di dispersi, uomini, donne e bambini finiti in fondo al
Mediterraneo. Al bilancio si aggiunge l'affondamento di un peschereccio
che, partito dalla Libia, senza motore e trainato da un'altra
imbarcazione, sarebbe affondato. In centinaia, secondo alcuni testimoni,
sarebbero annegati.
Sarà, ma gli esperti
lo avevano previsto, un'estate difficile e senza un intervento concreto
dell'Europa sull'Africa non si riuscirà ad arginare il flusso immenso di
migranti che da Libia ed Egitto tentano di raggiungere le coste
italiane. I numeri degli ultimi sei giorni sono impressionanti, non
tanto in assoluto - i dati del 2016 sono allineati con quelli dello
stesso periodo del 2015 ribadiscono al Viminale - quanto per l'intensità
delle partenze: nell'ultima settimana sono salpati da Sabratha, Zuwara e
dalle spiagge vicino Tripoli, a distanza di poche ore l'uno dall'altro,
almeno una settantina di gommoni e una decina di barconi stracolmi.
Vuol dire più di 15 al giorno, con un rallentamento nella giornata di
sabato quando la centrale operativa della Guardia Costiera è dovuta
intervenire solo su 4 richieste di soccorso. Il governo di Sarraj
(Libia) non riesce a controllare i trafficanti di uomini.
Almeno 65 morti e centinaia di dispersi
- L'altro elemento che emerge da quanto avvenuto nell'ultima settimana
nel Mediterraneo è che le imbarcazioni in partenza dalla Libia sono in
condizioni sempre più disastrose e a stento riescono a raggiungere le
acque internazionali, dove sono schierate le navi dell'Europa e
dell'Italia. La conferma arriva purtroppo dai naufragi degli ultimi
giorni: tre accertati e documentati dalle immagini della Marina
Militare, con 65 vittime recuperate e centinaia di dispersi, un quarto
che emerge dai racconti dei sopravvissuti.
Anche l'Egitto fa partire i disperati -
Al disastro libico (molte barche partono da qui), si aggiunge un
ulteriore problema: ormai sono riprese le partenze dall'Egitto, dove le
organizzazioni criminali hanno mezzi e denaro. Al momento, dicono le
informazioni d'intelligence, i profughi che scappano dalla Siria non
hanno ancora intrapreso la rotta del Mediterraneo centrale, ma nulla
esclude che nei mesi a venire, chiusa la via balcanica e bloccato il
passaggio dalla Turchia alla Grecia, possano decidere di tentare la
traversata. Andando così ad aggiungere alle migliaia di eritrei, somali
ed etiopi che già utilizzano quella rotta, ritenuta la più pericolosa.
Alfano chiede l'aiuto Ue
- Il ministro dell'interno Angelino Alfano è tornato a chiedere un
maggior coinvolgimento dell'Europa e la necessità di un accordo rapido
con la Libia. "Tutte le vittime che stiamo raccogliendo in mare e che
ancora raccoglieremo sono la prova di quanto ancora l'Europa sia lontana
e indietro nel rapporto con i paesi dell'Africa - ha sottolineato -
L'Ue deve arrivare ad un accordo rapido con la Libia, dove ormai c'è un
governo, per riuscire ad arginare le partenze". Ma serve anche un'intesa
con i paesi africani, "per organizzare i rimpatri" e creare "campi
profughi in Africa".
Mattarella: "Nessun Paese può affrontare l'emergenza da solo" -
Sergio Mattarella ha lanciato l'allarme immigrazione e lo ha fatto da
Sarajevo, città simbolo della convivenza confessionale e cuore di quei
Balcani oggi nuove autostrade dei flussi. "Siamo entrati in una stagione
che vede irreversibilmente tutti i problemi in una dimensione così
ampia che nessun Paese da solo può affrontarli". Ad esempio è chiaro
ormai che i fenomeni migratori sono "internazionali e richiedono
collaborazione e crescente integrazione", ha ripetuto Mattarella dalla
capitale bosniaca dove si trova per partecipare a un vertice di Paesi
balcanici.
Ma non è solo nel denunciare la
miopia europea sul fenomeno: "è un gravissimo errore - ha spiegato
invece il presidente del Senato Pietro Grasso - drammatizzare il
pericolo come ineluttabile e irrisolvibile e cadere nella tentazione di
isolarsi erigendo muri politici, fisici e ideali. Nella Ue si illude chi
pensa di potere fare da solo, si illude chi pensa di essere al sicuro".
Boldrini: "La Ue ha i soldi, li spenda" -
Più dirette le parole della presidente della Camera Laura Boldrini che
disegna un'Europa non solo distratta ma soprattutto avara: "il flusso
dei rifugiati, cartina di tornasole sul funzionamento dell'Unione
europea, sarebbe gestibile perché rappresenta lo 0,2% complessivo: se ci
fosse la disponibilità di tutti gli Stati non sarebbe un problema in
un'area di 500 milioni di abitanti. Invece, solo una manciata di Paesi,
tra quelli di approdo e di accoglienza, sono disponibili". Un tirarsi
fuori inaccettabile, per la Boldrini. Soprattutto se comparato con lo
sforzo che stanno facendo Paesi decisamente meno ricchi.
Tragedia in serata a Eraclea, vicino al confine con Caorle. Un
automobile è finita nel canale Cavanella, un giovane di 28 anni ha perso
la vita nell'incidente.
Il sinistro è avvenuto verso le 20.30. Secondo
le prime informazioni la vettura - per cause da accertare - ha sbandato
dopo una curva, finendo in acqua. Sul posto i vigili del fuoco di San
Donà e un gruppo del nuvleo sommozzatori di Vicenza. Per il conducente
purtroppo non c'è stato nulla da fare.
Jake Booth era in coma da 48 giorni per un forte attacco di bronchite
che si è trasformata in una terribile polmonite. Al suo risveglio ha
fatto ridere tutti per la sua richiesta. Le prime parole sono state:
"Voglio un taco bell, ho fame".
E tutto sommato non gli si
può dare torto. Dopo oltre un mese e mezzo di assenza dal mondo non
poteva non essere affamato. Di certo però i loro parenti non si
aspettavano questo da lui. Ma lo hanno accontentato riempiendolo di
burrito e taco, classico cibo messicano. Veterano dell'esercito e
sceriffo del Minnesota, la sua vicenda è divenuta famosa grazie al blog
Wake the Jake e alla pagina Facebook "Wake Up Jake" dove ci sono tutte
le sue foto e i suoi progressi dal giorno del risveglio ad oggi. Lo
riporta Metro.uk.
Il Parlamento ci riprova. A meno di dieci anni anni dall’ultima
riforma dei documenti di bilancio, arriva un nuovo ddl che punta a dare
più controllo al Parlamento sui conti pubblici e ad archiviare la
stagione delle clausole di salvaguardia, ribadendo inoltre divieto di
introdurre norme localistiche e settoriali. Più spazio di manovra poi a
deputati e senatori, con la possibilità di accedere alle banche dati
delle amministrazioni pubbliche. Spunta anche l’indice di benessere,
sulla scia di quanto negli ultimi tempi evidenziato sia da istituzioni
internazionali sia dall’Istat.
L’obiettivo è incassare il via libera del
Parlamento entro l’estate, in modo da essere pronti la prossima
manovra. Il nuovo testo, a prima firma del presidente della commissione
Bilancio della Camera Francesco Boccia e sottoscritto dai capigruppo di
tutti i partiti in commissione con l’eccezione di M5S e Lega, integra
in un unico provvedimento il ddl stabilità e quello di bilancio: avrà
una prima parta normativa ed una seconda con prospetti per ciascun
ministero, dove sulla stessa pagina saranno allineati missioni,
programmi e azioni. Una riforma che nelle intenzione dovrebbe veder
correre parallelamente a quella dei regolamenti parlamentari, puntando a
ridimensionare moltissimo (fino ad arrivare ad uno o due emendamenti
per deputato) la possibilità di presentare proposte di modifica al testo
del governo. Ecco le novità principali: – STOP ALLE CLAUSOLE
SALVAGUARDIA. Utilizzate sempre più di frequente, vengono «superate». Il
Tesoro è tenuto a fare un monitoraggio sulla base dei dati inviati da
ciascun ministero e in caso di sforamento può bloccare le norme oppure
procedere a tagli di budget del ministero coinvolto. – NUOVA STRETTA SU
MICRONORME. Il Parlamento ci riprova e fissa così paletti per evitare
il consueto assalto alla diligenza durante l’esame della manovra. Viene
così confermata «l’esclusione» delle «norme di delega e di quelle a
carattere ordinamentale, nonché degli interventi di natura localistica o
microsettoriale. Un obiettivo che si punta a rafforzare ulteriormente
nel corso dell’iter parlamentare del ddl, con i provvedimenti cosiddetti
collegati.
SPAZIO ANCHE ALL’INDICE DI BENESSERE. Prevista in allegato al Def una
relazione con l’andamento nell’ultimo triennio degli indicatori di
benessere equo e sostenibile adottati a livello internazionale.
5 e 8XMILLE, MAI PIÙ COME COPERTURE. Ribadito il divieto di usare
come fonte di copertura le risorse che arrivano dall’8xmille o dal
5xmille. – BANCHE DATI, ACCESSO DIRETTO A PARLAMENTO. Deputati e
senatori avranno accesso alle banche dati della P.a. e ad ogni altra
fonte informativa pubblica. – SESSIONE BILANCIO, DEF E NOTA CAMBIA IL
TIMING. Il governo dovrà varare il ddl bilancio entro il 12 ottobre ma
avrà una finestra di 12 giorni per presentarlo alle Camere. La Nota di
aggiornamento dovrà essere presentata entro il 30 settembre e non più
entro il 20, così da essere aggiornata con i dati Istat. – TIMING MA
ANCHE CONTENUTI, PIÙ POTERE A PARLAMENTO. Il documento programmatico di
bilancio, oltre che a Bruxelles, dovrà essere presentato alle Camere.
Obiettivo: valorizzare il Parlamento consentendogli di acquisire
informazioni più precise. Previsto anche che il nuovo ddl sia corredato
da una relazione tecnica che oltre agli oneri contenga anche i criteri
chiave usati per le previsioni. La relazione ha anche un prospetto degli
effetti finanziari di ogni norma e viene aggiornata nel corso dell’iter
del Parlamento.
Viene punto da una zanzara e la sua vita cambia radicalmente. Raimundo,
un uomo brasiliano, dopo la puntura è stato colpito da una terribile
malattia parassitaria che ha portato la sua gamba a gonfiarsi a
dismisura.
La zanzara infatti lo ha infettato con una larva di filaria che
introducendosi nel suo corpo gli ha provocato un'ipertrofia dei tessuti
sottocutanei vale a dire che l'uomo da allora soffre di elefantiasi alla
gamba sinistra.Oggi Raimundo si sta sottoponendo a una serie di cure sperimentali nella
speranza di poter migliorare la sua condizione e sembra che stia
funzionando.
È durata 35 ore la fuga di Igor Diana, 28 anni, il figlio dei coniugi
Giuseppe Diana, 67 anni, e Luciana Corgiolu, di 62, presi a bastonate e
finiti a coltellate nella loro abitazione al numero 13 di via Copernico,
a Settimo San Pietro, in provincia di Cagliari. Dopo il duplice delitto
- avvenuto con molta probabilità la notte tra domenica e lunedì ma
scoperto solo mercoledì mattina - il giovane, di origine russa adottato
insieme al fratello di 24 anni, aveva fatto perdere le tracce
allontanandosi con il fuoristrada del padre e portando via una pistola.
Dopo la scoperta dei cadaveri, la Polizia ha fatto partire una
vera e propria caccia all'uomo, mentre il fratello minore, che lavora a
Roma, era stato subito rintracciato e avvisato della tragedia. Poi
giovedì pomeriggio, un elicottero dell'Arma impegnato nelle ricerche del
giovane in fuga, lo ha intercettato lungo la Statale 293, nel Comune di
Nuxis, un piccolo paese del Sulcis dove i genitori avevano una casa. Il
pick-up grigio è stato inseguito lungo la strada da Polizia e
Carabinieri, che lo hanno bloccato. Il giovane, a quanto pare, avrebbe
tentato anche una fuga a piedi e durante l'inseguimento c'è stato un
conflitto a fuoco. Il 28enne è rimasto lievemente ferito ed è stato
trasportato all'ospedale di Iglesias. Igor Diana, indagato per duplice
omicidio, è ora piantonato all'ospedale dov'è tutt'ora ricoverato in
stato di arresto.
L'uomo, secondo quanto si è appreso dagli inquirenti, è rimasto per
alcune ore in casa con i due cadaveri, probabilmente a chattare e a bere
alcolici e forse consumando droga. Poi lunedì mattina presto è uscito
di casa con il pick up Ford del padre morto, ha fatto colazione al bar e
ha iniziato la fuga. La prima traccia la lascia martedì mattina nella
zona del Poetto di Cagliari, dove ha effettuato un prelievo con il
bancomat (aveva con se anche una carta di credito) e da quel debole
indizio i poliziotti della mobile lo hanno letteralmente braccato fino
all'epilogo di giovedì sera.
Il giovane, nato nell'88 a San Pietroburgo, adottato dalla coppia uccisa
circa vent'anni fa insieme al fratello 24enne, aveva un carattere
difficile. Anni fa era stato nell'Esercito, come il fratello
(attualmente in servizio a Teulada e che ha collaborato con la polizia).
L'uomo viene descritto come violento e con un profilo psicologico
problematico.
Un post sul suo profilo Facebook ha destato l'interesse degli
investigatori: una maschera su sfondo nero con la scritta:
«Non provocare mai più del dovuto una persona buona. Lei osserva,
medita, riflette. Ma quando agisce lo fa con un solo intento.
Distruggere chi le ha fatto del male».